Salvatore Apuzzo è un nome che risuona nelle strade di Capri, non solo per la sua passione per la pasticceria, ma anche per il suo impegno nella preservazione delle tradizioni gastronomiche locali. Nato nel 1972 ad Anacapri, Salvatore ha intrapreso fin da giovane il suo percorso nel mondo della pasticceria, affinando la sua tecnica e portando avanti un amore profondo per la preparazione di lievitati. Oggi, è il cuore e l’anima della pasticceria del Grotta Azzurra Gourmet e Grotta Azzurra Café dove, con il suo talento e la sua dedizione, crea delizie che conquistano i palati di una clientela sempre più internazionale.
In questa intervista ci racconta il suo percorso e la sua passione per l’arte pasticcera.
Salvatore, la sua passione per la pasticceria è nata in giovane età. Come si è avvicinato a questo mondo e quali sono stati i suoi primi passi?
“La pasticceria è sempre stata una mia grande passione. Da giovane, a 14 anni, ho iniziato a lavorare a Capri, al Bar Alberto, prima la domenica, poi, con l’arrivo dell’estate, tutti i giorni. Era un lavoro che non mi stancava mai e da cui ho imparato tanto. È stata la scintilla che mi ha fatto capire che questo sarebbe stato il mio futuro. Dopo aver frequentato la Scuola Alberghiera, ho lavorato per tre anni come commis di pasticceria al Grand Hotel Quisisana, dove ho affinato la tecnica e imparato l’arte della precisione”.
In che modo il suo percorso al Quisisana l’ha aiutata a crescere come pasticcere?
“L’esperienza al Grand Hotel Quisisana è stata fondamentale per la mia crescita professionale. Lì ho avuto la possibilità di migliorare sotto la guida di pasticceri esperti, confrontandomi con un livello di qualità molto alto. Ho imparato a lavorare con attenzione ai dettagli, a rispettare i tempi e a perfezionare le tecniche. Questo mi ha permesso di essere più preciso e consapevole nella preparazione dei miei prodotti. Lavorare in un ambiente così prestigioso mi ha anche dato la forza di affrontare la sfida di entrare nel mondo della pasticceria con la giusta preparazione”.
Ha lavorato per anni nella pasticceria del Bar Alberto. Cosa le ha insegnato questa esperienza e perché l’ha definita come il luogo in cui ha scoperto la sua vera vocazione?
“Il Bar Alberto è stato il mio vero banco di prova. Dopo il servizio militare, sono tornato a lavorare lì, e durante questo periodo, ho davvero capito cosa volevo fare. La preparazione dei lievitati, in particolare, è diventata la mia vera passione. Impastare, formare cornetti e brioche, e vederli crescere e cuocere è un’esperienza unica. I lievitati richiedono una dedizione particolare, e quel lavoro mi ha permesso di approfondire ogni aspetto di questa arte. È diventato il mio mondo, un po’ come una seconda pelle. Lavorare di notte per garantire ogni mattina prodotti freschi e fragranti è stata una sfida che ho affrontato con molta soddisfazione”.
Dopo tanti anni di esperienza, oggi lavora al Grotta Azzurra Gourmet. Come è cambiato il suo approccio alla pasticceria da quando è entrato a far parte di questa realtà?
“Lavorare al Grotta Azzurra Gourmet è stato un nuovo capitolo della mia carriera iniziato nel 2020. Qui ho avuto l’opportunità di ampliare ancora di più le mie conoscenze, specializzandomi non solo nei lievitati da colazione, ma anche nei grandi lievitati da ricorrenza, come panettoni e colombe. Questi prodotti richiedono una tecnica più complessa e una dedizione ancora maggiore. La pasticceria, per me, non è solo un lavoro, ma un’arte che trasmette emozioni. Qui posso continuare a sperimentare, a rispettare la tradizione e a innovare, sempre con la massima attenzione per gli ingredienti e per il lavoro che c’è dietro ogni prodotto”.
Cosa rappresenta la pasticceria per Lei?
“E’ una vera e propria forma d’arte. Non è solo un mestiere, ma una passione che richiede dedizione, pazienza e amore per la tradizione. Ogni dolce che preparo racconta una storia, che sia legata alla mia esperienza personale o alle tradizioni di Capri. Ogni impasto, ogni lievitato, ogni crema ha bisogno di tempo e di attenzione per raggiungere la perfezione. Per me, è una forma di espressione che non può prescindere dalla cura dei dettagli, dalla qualità degli ingredienti e dal rispetto per le ricette tradizionali”.
Guardando al futuro, quali sono i suoi progetti e le sue aspirazioni nel mondo della pasticceria?
“Il futuro per me è sempre legato alla crescita, sia professionale che personale. Voglio continuare a perfezionarmi, esplorare nuove tecniche e nuovi ingredienti, ma senza mai dimenticare la tradizione che mi ha formato. Mi piacerebbe, un giorno, trasmettere tutto ciò che ho imparato ai giovani che si avvicinano a questa professione, per far sì che l’arte della pasticceria non si perda nel tempo”.